Oggigiorno è una occasione rara di assistere un rito spirituale di rievocare energia divina a fine di rappacificare energie avverse provocato da noi umani spinti dall’attaccamento, dall’odio e   dall’ignoranza rompendo equilibrio agli elementi naturali, inoltre generato della nostra frustrazione, invidia e impetuosità che accumulano imbattibili forze negative per dirubare la pace, serenità, salute e successo di chi vive in città affollata e indifferente verso il proprio simili.

Il buddhismo tibetano non solo insegna non violenza come principio della fede ma praticano riti tantriche assai potente e infallibile grazie alla meditazione e recitazione di formule esoteriche per allontanare le forze negative in generale, e in particolare liberarsi da qualsiasi disgrazie, malattie, sfortune, insuccessi, tormenti psichiche, ansia dal maleficio e dalle calamite naturali. 

Il suono profondo del Dung-chen (Trombone buddhista) accompagnato dalla recitazione del mantra rabbrividiscono le forze non-umane e pacifica con suono melodico di (ghia-ling). Questi strumenti musicali sono credibilmente suonati durante i riti importanti per benessere comunitaria a fine di essere tutelato e benedetto di godere una buona salute, serenità e successo nella professione lavorativa. 

I monaci tibetani eseguiranno questo rito durante la manifestazione fieristica dell’oriente per purificare e annichilire le apparenze ombrose e eliminare qualsivoglia forze maligne che dominano l’ambiente fieristica. Chi tre e fede ne acquisirà un effetto indimenticabile.